La nostra Associazione è associata e collabora da anni con AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile e con Viaggi e Miraggi, Tour Operator specializzato in turismo responsabile.

Cosa significa Turismo Responsabile

Esiste un modo di viaggiare la cui prima caratteristica è la consapevolezza: di sé e delle proprie azioni, anche quando sono mediate dal comprare (un biglietto, un regalo, una stanza per dormire); della realtà dei paesi di destinazione (sociale, culturale, economica, ambientale); della possibilità di una scelta meditata e quindi diversa.
Questo è Turismo Responsabile: un viaggiare etico e consapevole che va incontro ai paesi di destinazione, alla gente, alla natura con rispetto e disponibilità. Un viaggiare che sceglie di non avallare distruzione e sfruttamento, ma si fa portatore di principi universali: equità, sostenibilità e tolleranza.

Il turista responsabile

– considera positivo condividere i vari aspetti della vita quotidiana locale e non chiede privilegi o pratiche che possano causare impatto negativo;
– non ostenta ricchezza e lusso stridenti rispetto al tenore di vita locale; – per foto e video si assicura il consenso della persona ripresa;
– non assume comportamenti offensivi per usi e costumi locali;
– cerca prodotti e manifestazioni che siano espressione della cultura locale salvaguardandone le identità;
– rispetta l’ambiente e il patrimonio storico-monumentale.

I principi del turismo responsabile

– Rendere il turista, o viaggiatore, più consapevole del proprio ruolo di consumatore da cui dipendono la qualità
dell’offerta e il destino di milioni di altri individui nei luoghi di destinazione;
– Favorire un vero rispetto delle diversità culturali ed una disponibilità di adattamento ad abitudini e modi diversi dai propri;
– Ridurre al minimo i danni dell’impatto socioculturale ed ambientale prodotto dal turismo di massa unilateralmente deciso, privilegiando strutture e trasporti compatibili con l’ambiente e in linea con la cultura del luogo, scegliendo partners locali che rispettino le norme sindacali minime, formando piccoli gruppi di partecipanti che entrino più facilmente in contatto con le realtà locali;
– Rispettare ed incoraggiare il diritto delle comunità locali a decidere sul turismo nel proprio territorio, e con queste stabilire rapporti continuativi di cooperazione solidale;
– Garantire al viaggiatore la massima possibilità di scelta su tempi e contenuti, organizzare itinerari con tempi che non obblighino alla fretta, e in cui le mete selezionate siano in numero limitato, e comunque evitando l’eccesso di organizzazione;
– Verificare la equa distribuzione della quota di viaggio (dall’alloggio all’acquisto dell’artigianato);
– Avvalersi di guide locali che indichino quali sono i comportamenti localmente accettabili e facilitino l’integrazione dei viaggiatori con la gente del luogo.